22213
portfolio_page-template-default,single,single-portfolio_page,postid-22213,stockholm-core-1.2.1,select-child-theme-ver-1.1,select-theme-ver-5.2.1,ajax_fade,page_not_loaded,popup-menu-fade,side_area_uncovered,wpb-js-composer js-comp-ver-6.1,vc_responsive,"><!-- Google Tag Manager (noscript) --> <noscript><iframe src="https://www.googletagmanager.com/ns.html?id=GTM-MLQVN3S" height="0" width="0" style="display:none;visibility:hidden"></iframe></noscript> <!-- End Google Tag Manager (noscript) --><br style="display:none
Liza Béar • Cycling Home • photo Milly Iatrou • 2016 • Immagine utilizzata come invito alla confernza 8. Grand Street FullCrew • photo by Cosmos • 1973 • Liza Béar and Willoughby Sharp • co-founders • In background Christopher Lethbridge, Barry Ledoux, Alfonia Tims. Liza Béar • TravellingLight

2018- Liza Bear

The making of Avalanche (and what followed)
Resistance & Romance in NYC

Sabato 9 giugno a partire dalle ore 19, sarà presente, alla Fondazione Zimei, la scrittrice, fotografa e filmmaker americana Liza Béar.

Fondatrice, con Willoughby Sharp, della storica rivista d’arte “Avalanche” di New York, ed attualmente editor della rivista Bomb, Liza Béar ha concepito il suo intervento presso la Fondazione Zimei in due momenti, in cui si parlerà di “The making of Avalanche (and what followed) e “Resistance & Romance in NYC”.
La celebre rivista Avalanche ha esplorato l’arte concettuale e altre forme artistiche come la performance art e la land art, dalla prospettiva dell’artista. Era, infatti, concepita come una pubblicazione per gli artisti che potevano parlare del proprio lavoro senza l’intervento di critici, curatori o storici dell’arte. La rivista è stata pubblicata tra il 1970 e il 1976.
I suoi film sperimentali e video come Oued Nefifik: A Foreign Movie (1982), Earthglow (1983) e Force of Circumstance (1989) sono stati mostrati all’ Edinburgh International Film Festival, al Festival of the Other Avant-Garde, alla Biennale di Såo Paulo e tra gli altri anche presso The Kitchen and the Museum of Modern Art di New York.
L’appuntamento di sabato si inserisce all’interno della mostra “Unfake Connections – Carol Goodden, Trisha Brown, Gordon Matta-Clark”, inaugurata nello spazio espositivo della Fondazione Zimei lo scorso 26 maggio. L’esposizione, curata da Harold Berg, membro del comitato per la fotografia del Whitney di New York, e da Massimiliano Scuderi, direttore artistico della Fondazione Zimei, intende approfondire il clima di sperimentazione artistica e di contaminazione linguistica della New York degli anni Settanta, privilegiando le relazioni e le ricerche di tre grandi talenti dell’arte occidentale: Gordon Matta-Clark, Carol Goodden, Trisha Brown.
L’inaugurazione del 26 maggio, realizzato in collaborazione con ACS Abruzzo circuito Spettacolo e il gruppo e-Motion, ha visto la partecipazione di Carol Goodden, una delle interpreti della scena artistica di quegli anni, danzatrice della Trisha Brown Dance Company, tra i fondatori del celebre ristorante Food di New York, laboratorio di sperimentazioni e relazioni artistiche. La mostra sarà visitabile su appuntamento fino al 2 luglio.
L’evento nasce dalla convenzione sottoscritta tra i due enti, L’ACS Abruzzo Circuito Spettacolo e la Fondazione Zimei, nell’ambito del progetto di residenze “ZONE LIBRE_ azioni di sostegno alla creazione contemporanea”, del Mibact e della Regione Abruzzo. Il progetto permetterà alla Fondazione Zimei, grazie alla collaborazione con il circuito ACS, di ampliare il proprio raggio di ricerca artistica potendo così spaziare, come in quest’occasione, tra i vari linguaggi artistici contemporanei come la danza, la musica e le altre arti dal vivo, permettendo ai grandi talenti nazionali e internazionali di poter risiedere in un luogo in cui produrre opere inedite e multidisciplinari.

Data

Sabato 9 Giugno | ore 19.00

Luogo

Fondazione Zimei

Galleria completa

Date

1 Giugno 2020