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2020 – Campostabile, unfurniture

A cura di Massimiliano Scuderi

 

La grande mostra personale del giovane duo, composto dai siciliani Mario Campo e Lorena Stabile, inaugura la nuova programmazione della Fondazione Zimei, che riprende così la normale attività espositiva e di ricerca attraverso una riflessione sullo statuto dell’oggetto e su tutte le implicazioni che comporta la sua messa in opera all’interno di uno spazio espositivo.

 

La mostra curata da Massimiliano Scuderi è improntata sull’ambiguità tra design e arte, da cui il titolo che si riferisce precisamente alla tradizione minimalista, in quest’occasione declinata dai due artisti in chiave mediterranea. I Campostabile  intendono così offrire agli occhi dei visitatori una serie di grandi lavori site-specific, che nascono dalla loro esperienza del luogo, dalle caratteristiche specifiche dell’architettura, secondo una visione in cui la scultura non domina lo spazio ma si relaziona ad essa attraverso l’esperienza quotidiana. Vengono a mescolarsi così suggestioni grafiche e plastiche, materiche e sublimate, ma viene anche recuperata la gestualità nella ricerca della forma. Una serie di tecniche, le più disparate, hanno permesso la realizzazione di oggetti e di immagini come frammenti, pixel di una nube creativa, in cui ogni corpuscolo esprime un’idea, uno spunto, un’intuizione. Dalle immagini metalliche alle grandi stampe colorate, i Campostabile uniscono cultura alta e cultura underground, dalla pittura al design, dalla scultura alla moda e oltre. Nelle loro opere  inevitabilmente si coniugano la Metafisica accanto alle composizioni orientali, ma anche lucentezze che fanno brillare nuovamente il ricordo delle opere pop dei primi Richard Hamilton ed  Edoardo Paolozzi.

Architetture di stoffa, come vestiti architettonici con geometrie colorate, simulano  panneggi di gusto classico. I colori realizzati con tecniche al limite dell’alchimia, prese in prestito dalla cucina molecolare, sono ispirati dal territorio: vengono così ottenuti i gialli dallo zafferano, i blu dal cavolo cappuccio o i rossi dal peperoncino. Un processo pittorico e scultoreo che attinge alla tradizione  del sampling e della new aesthetics, sottraendo parti, frammenti di cose già esistenti che vengono riformulate in zone di pittura.

 

La Fondazione Zimei adotterà le misure anti-Covid 19 previste per permettere la visita del pubblico alla mostra, il personale misurerà la temperatura prima di accedere ai locali della mostra e contingenterà il numero di persone. E’ obbligatorio l’uso della mascherina.

Data

Opening Sabato 26 Settembre ore 18.30

Luogo

Fondazione Zimei

Via Aspromonte 4 – Montesilvano Colle (Pescara-Italy)

CAMPOSTABILE Bio

CAMPOSTABILE è un duo artistico formato da Mario Campo (Alcamo, 1987), laureato allʼAccademia di Belle Arti di Palermo in Graphic Design, e Lorena Stabile (Alcamo, 1989), laureata allʼAccademia di Belle Arti di Palermo in Pittura.

CAMPOSTABILE nasce nel 2012 dalla frequentazione de “l’Osservatorio”, luogo di incontro e verifica istituito presso l’Accademia di Palermo da Daniela Bigi, Toni Romanelli e Gianna di Piazza e si consolida con la prima mostra a Palermo nello spazio di l’A project space.

Nel proprio lavoro creano un personale dizionario visivo abbandonando la riconoscibilità dei singoli elementi per lasciar spazio allʼarbitrarietà del gesto, che giustappone ed assembla il materiale, riadattandolo a forme nuove nella possibilità di forzarne i limiti ibridano il loro linguaggio spesso con la tecnologia, il design e la cucina, esplorano il linguaggio della pittura nella sua forma più estesa e negli elementi che la costituiscono, in una rete di relazioni e di rimandi cercando un superamento del tabù legato alla tradizione.

Le loro mostre recenti includono:  Immersione libera, Bagni Misteriosi, Milano (2019);

Tutto porto / Lo spazio cristallino del tungsteno, Palazzo Briuccia, Palermo (2018);  Liber Fare Museo Del Segno E Della Scrittura, Torino / Palazzo Ziino, Palermo(2018);  Varie dal km classico, MOON, Castello di Carini, Carini (2017);  Rilevamenti 1, Camusac, Cassino, (2016); “La struttura alare del calabrone non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”, Fondazione per lʼArte, Roma (2016);  PRE-VISIONI 2, Fondazione Puglisi Cosentino, Catania (2016);  Museo delle Palme, Palermo/Roma (2015); Pianeta X, Museo Riso, Palermo (2015);  Compostabile x Amorlab, Amorlab, Palermo (2015); “Debut”, Teatro Garibaldi, Palermo (2015);  Give Way to Give a Way”, Schau Fenster, Berlino (2014);  Xenia, Venezia/Palermo (2014);  Aziza, ZAC, Zisa Zona Arti Contemporanee, Palermo (2013); “Invasioni”, Museo Riso, Palermo (2013);  Zeitformen L’A Project Space, Palermo (2012);

 

Galleria completa

Date

18 Settembre 2020